Lo scoop di ABC sul presunto finanziamento del Venezuela chavista al Movimento 5 Stelle ha generato reazioni anche a Caracas. La Nuova BQ ha intervistato in esclusiva l’onorevole Angelo Palmieri, Segretario dell’Assemblea Nazionale legittima, italovenezuelano e numero tre del governo ad interim di Juan Guaidó.
MARINELLYS TREMAMUNNO / LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA
Lo scoop di ABC sul presunto finanziamento del Venezuela chavista al Movimento 5 Stelle ha generato reazioni anche a Caracas. La Nuova BQ ha intervistato in esclusiva l’onorevole Angelo Palmieri, Segretario dell’Assemblea Nazionale legittima, italovenezuelano e numero tre del governo ad interim di Juan Guaidó.
“Non ci sorprende che questo fatto sia venuto alla luce. In diverse occasioni avevamo già denunciato il legame tra il regime di Nicolás Maduro e il Movimento 5 Stelle, che viene presentato come un gemellaggio ideologico ma non è così. A seguire si potrebbe evidenziare ciò che il quotidiano spagnolo ABC ha denunciato, che per noi ha molta più credibilità di quanto possano dire Vito Crimi o i rappresentanti del M5s”, ha sottolineato il deputato venezuelano.
Alla luce dei fatti, “la giustizia italiana deve svolgere le indagini necessarie per fare chiarezza sui finanziamenti esteri che ricevono i movimenti politici in Italia e anche rivedere le relazioni e i legami economici che possono esistere tra le mafie venezuelane e l’attuale governo italiano”. Palmieri ha inoltre ricordato che ci sono funzionari del regime coinvolti in questa vicenda che sono stati collegati con crimini di corruzione e narco-terrorismo, sotto indagine dalla giustizia internazionale, come sono Tarek El Aissami, Gian Carlo di Martino e Hugo Carvajal (leggi qui).
Questa vicenda potrebbe spiegare le scelte del governo giallo-rosso, “che non riconosce il Presidente ad interim Juan Guaidó, persino contro la posizione dei Paesi democratici dell’Unione europea. Una posizione che non ha giustificazione perché ignora i rapporti dell’attuale Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Michele Bachelet, che dimostrano la sistematica violazione dei diritti umani in Venezuela”.
E non solo, il parlamentare venezuelano ha ricordato la complessa crisi umanitaria in atto come conseguenza del sistema economico e politico imposto dal castro-comunismo, che ha portato al fallimento il Paese, spingendo l’esodo di 5,5 milioni di venezuelani. E come se ciò non bastasse, “il governo italiano ha ignorato le sofferenze degli italo-venezuelani. Da quando è arrivato al potere il governo Chavista, lo sforzo di 40 e persino di 50 anni è stato derubato, espropriato e distrutto dalle politiche del regime. Tutto ciò ha importato poco o niente al governo del Movimento 5 Stelle”.
Allora, la denuncia di ABC è attendibile? Potrebbe essere la causa dell’atteggiamento indolente dei pentastellati di fronte alla tragedia venezuelana?
Ovvio, non sarei sorpreso se la relazione fosse di natura economica o commerciale, perché alla fine questi regimi che promuovono l’uguaglianza sociale usano questi discorsi e manipolazioni per arricchire sé stessi e truffare i desideri del popolo. Ma noi sappiamo che il popolo italiano è un popolo democratico, sappiamo che per gli italiani il Venezuela non è un Paese qualunque perché abbiamo un forte legame storico. In passato abbiamo vissuto insieme tempi molto difficili, come i tempi in cui il Venezuela ha accolto gli italiani che sono scappati nel Dopoguerra, e sappiamo che siamo nel cuore del popolo italiano.
Da venezuelano conosce bene cosa significa il mostro del Socialismo del XXI Secolo che viene sostenuto dal M5s, ma è anche cittadino italiano, cosa vorrebbe dire al popolo italiano?
Il popolo italiano deve intraprendere azioni definitive contro il governo del M5s, perché sta sostenendo un regime oppressivo che viola i diritti umani e che ha vincoli con il terrorismo internazionale e con il traffico di droga. Solo il popolo italiano può mettere fine a questa situazione e punire questa posizione non democratica. Infine, faccio appello alla giustizia italiana perché si facciano le indagini necessarie a fare chiarezza.